Per un certo periodo, mi pare verso la fine degli anni '80, dal consueto negozio situato in provincia di La Spezia, per corrispondenza acquistai questo ricevitore portatile, che però non era distribuito come ATS803A Sangean ma con il nome di Supertech SR16HN.
L'unico ricordo che ho è quello di una stazione ascoltata molto bene dal Perù, forse Radio Atlantida su 4790 kHz, poi può darsi andasse abbastanza bene anche in onde lunghe e medie, ma il video da YouTube mi ha rammentato che, probabilmente, non era eccezionale in FM. Ero stato abituato con il Satellit 1400 SL che in tale banda era un'altra cosa.
Non so più che fine abbia fatto, può darsi l'abbia dato via assieme ad un altro apparato.
Weekend Music Radio è un'emittente ad onde corte free, dagli anni 80.
Lo scorso anno, secondo le loro informazioni (foto), ha ripreso a trasmettere, anche attraverso gli impianti tedeschi di Shortwave Gold (shortwaveradio.de), situati nella località di Winsen.
Probabilmente, senza gli attuali mezzi di comunicazione sarebbe arrivata una busta piena di tutta la documentazione qui sopra riprodotta, con la posta elettronica è stata inviata con un file PDF.
C'è voluto qualche minuto, però mi è sembrato bello convertire ogni pagina in formato immagine per pubblicarle tutte. Oltre la conferma e le informazioni, nel documento era anche compresa una raccolta di vecchie QSLs, adesivi (purtroppo non adesivi) e, cosa che mi ha felicemente stupito, la riproduzione della lettera accompagnatoria inviatami con la cartolina QSL negli anni '80. Naturalmente l'ho stampata e messa in archivio perché non ce l'avevo più.
Quando trasmette, WMR lo fa intorno a 6295-6305 kHz, per molte ore e la ricezione, con un po' di pazienza, può essere abbastanza buona.
Nella primavera del 1984, in un negozio di elettrodomestici, di quelli che…ce ne sono sempre di meno, a Rapallo in vetrina vidi un radioricevitore mondiale, digitale: il mitico Satellit Grundig e, per la precisione, il 1400 SL Professional. Un miraggio che, naturalmente, non sfuggì ai miei genitori. Però dovevo meritarmelo e il messaggio fu chiaro: se sarai promosso (al 2° anno di istituto radiotecnico). Furono tre mesi al cardiopalma, passando un giorno sì e…l’altro pure, a controllare se l’oggetto del desiderio non fosse andato venduto. Arrivò la promozione e, per mia fortuna (non chiamiamola diversamente…hi!), anche il sospirato Satellit. Quello che vedete nel video, sempre tratto da YouTube e non mio, senza voce fuori campo rende abbastanza l’idea di cosa significò entrare in possesso di quell’apparato, almeno per me che non potevo permettermi modelli più costosi, più sofisticati e veramente professionali. Anche se è solo il 1400 Professional, non SL, ma l’operatività era identica. Nella mia stazione restò circa 3-4 anni, poi lo vendetti assieme ad un altro ricevitore (di cui parlerò in un altro post) per assicurarmi l’R7 Drake. Con il Satellit non ascoltai solo a Rapallo, lo portai anche in alcuni luoghi di villeggiatura. A Soiano del Lago, sulle alture del Garda, con la sola antenna telescopica incorporata (di fabbrica molto lunga) riuscii a sentire, ad esempio, Perù e Indonesia sulle bande tropicali, mentre a Bellano sul Lago di Lecco e a Lurisia Terme in provincia di Cuneo lo utilizzai anche per il DXing in FM. A Bellano, addirittura, nel 1987 il giorno stesso dell’arrivo, sull’FM non capii come fosse possibile che sentissi parlare in spagnolo. Avevo scoperto l’E-sporadico. Naturalmente, parlandone con il senno di oggi, ci si rende conto che quella radio era il prodotto di una primitiva transizione verso il digitale, infatti il frequenzimetro, applicato ad una tecnologia in prevalenza ancora analogica, aveva un problema e cioè che, soltanto in onde corte, spesso andava per i fatti suoi, saltando avanti e indietro di qualche kHz. In FM, invece, nonostante una selettività piuttosto generosa, sempre con la sola telescopica incorporata (seguendo le istruzioni un po’ più corta) consentiva delle ricezioni a distanza più che dignitose. Ma non bisogna dimenticare che era ancora l’epoca delle radio locali, quindi le piccole emittenti si distinguevano più facilmente ed erano assai più numerose. E gli operatori di alcune di esse erano molto euforici quando venivano ascoltate da lontano, ma anche di questo argomento parleremo più ampiamente un’altra volta. Infine, fu il primo ricevitore con il quale, nel 1985, a soli 2 anni da quando avevo iniziato, con la loop a telaio da 50 cm. costruita con il papà, riuscii a captare qualche segnale dal continente americano, come ad esempio Radio Globo su 1220 kHz dal Brasile, che oramai - come tanti altri - è un ricordo lontano.
Un altro paio di conferme, ricevute dopo un periodo relativamente lungo e, quindi, inaspettate.
La prima, Sunlite, autorizzata nei Paesi Bassi in onde corte come oramai alcune altre, nel tempo di compilazione di questo post ha interrotto l'utilizzo di 5955 kHz. In ogni caso, nella mia postazione d'ascolto, trasmettendo soltanto da circa mattino presto fino a metà pomeriggio, tentavo la ricezione soltanto all'alba, ma essendo oramai alla fine di aprile, verso le 5.30-6 UTC il segnale gradualmente scompariva. Però la registrazione un po' prima è stata possibile ed il rapporto d'ascolto è stato confermato.
La seconda, invece, è una classica free radio olandese e, come quasi tutte le emittenti di questo tipo, conoscono e accettano di buon grado il meccanismo rapporto-QSL. Trattandosi di trasmissioni amatoriali, hanno piacere acquisire informazioni sulle distanze coperte con i loro impianti a bassa potenza.
Intorno alla frequenza confermata, nelle serate del fine settimana, anche come Contikenzo ascoltarla non è difficile, bisogna solo avere pazienza di attendere gli annunci che non sono frequenti.
Una volta non si facevano tante foto come oggi, per cui non possiedo uno scatto di quello che fu il mio (di mio papà) primo radioricevitore utilizzato per l'ascolto delle "radio lontane". Come antenna usavo un filo preso dal doppino telefonico che, sempre grazie a mio papà, lavorando nell'ambiente, in cantina ne aveva parecchio. Non treccia ma un singolo filo di rame stagnato plastificato, così piccolo che per far sì che nella presa fosse sicuro lo accompagnavo con un legnetto da fiammifero.
Piccoli grandi ricordi.
Questo breve video da YouTube, anche se l'apparecchio è sintonizzato solo in FM, dà l'idea che tutto sommato il 'radiolone' per iniziare fu più che dignitoso.
Nel periodo di compilazione di questi ultimi posts, tra fine 2023 e inizio 2024, Radio Channel 292 non è attiva, a causa di un infortunio dell'operatore Reiner mentre faceva manutenzione alle antenne.
Ovviamente, principalmente per lui, ci auguriamo che si possa ristabilire presto in salute; per noi appassionati, che anche l'emittente torni quando possibile attiva, con tutti i programmi ed emittenti di vario tipo che molto gratifica il nostro hobby negli ultimi anni.
Fra le numerose realtà che (ancora) inviano volentieri conferma ai rapporti d'ascolto dopo avere utilizzato gli impianti di questa emittente tedesca, nell'aprile 2023 hanno risposto quelle di cui è riprodotta la fotografia. Tutte hanno trasmesso su 9670 kHz.
Quante volte, ad esempio nel database EiBi, ho osservato le due entries relative alle trasmissioni di questa emittente privata danese.
A priori ho sempre escluso quella del fine settimana, prevista su 6055 kHz dalle 12.00 alle 14.00 UTC (con l'ora legale un'ora prima); in pieno giorno, con qualche decina di watt, lo ritenevo un tentativo un po' azzardato.
Restava il mercoledì sera, dalle 22.00 alle 23.00 UTC su 5980 kHz (sempre un'ora in meno con l'orario estivo). La frequenza, a quell'ora e in quel periodo era libera. Da poco, tra l'altro, mi era pure arrivato il PL-880.
Non ci credevo, ho sentito della musica R&B, ho iniziato la registrazione. Nessun annuncio fino alle 22.57, poi musica danese (credo un inno) e spegnimento. Ovviamente, il segnale era quello (anche) di una postazione d'ascolto situata tra i palazzi.
Inviato l'MP3 ed il rapporto d'ascolto a jansteendk@hotmail.com, dopo un tempo non eccessivo è arrivata la QSL digitale.
Il sito dell'emittente, essenziale ma completo di molte fotografie e di tutte le informazioni tecniche è il seguente: https://ozviola.dk/index.html
Dopo l'R7 Drake, il secondo ricevitore installato nella mia stazione d'ascolto dal 2010 è un VR5000DSP Yaesu, del 2006 e non più in produzione.
Mi ricordo ancora quando, in treno, andai a Vezzano Ligure (La Spezia) per acquistarlo in quello che, senza fare nomi perché assai noto, è uno dei pochi negozi del settore rimasti in Liguria.
Anche in questo caso non mio, un video di pochi minuti condiviso da YouTube dà una sintesi, senza voce fuori campo, di alcune delle funzioni tra le più utili delle quali è dotato.
DSP perché, opzionale, aveva una scheda acquistabile a parte che aggiungeva alcune funzioni di elaborazione, però, più che altro a livello audio. Appunto io decisi di aggiungerla, la utilizzo, ma non sempre perché dopo una-due ore di accensione produce un leggero ronzio di fondo. Un tasto apposito ne permette attivazione e disattivazione e sono previste le varie preimpostazioni a seconda delle esigenze. A livello di resa generale dei segnali anche più deboli, dà qualche risultato.
L'RF-Tune illustrato nel video è altrettanto indispensabile, ma non funziona sotto i 1800 kHz. Nel mio caso è irrilevante perché in onde medie e lunghe è già sintonizzabile la loop. Ovviamente come gli accordatori esterni è suddiviso in bande e non va regolato per il massimo segnale ma per quello più pulito. La taratura, quindi, è meglio farla con segnali deboli.
La caratteristica che personalmente ho trovato più funzionale è la disposizione di tutti i comandi più usati sulla destra. Una volta acquisita un po' di pratica, almeno per come l'ho collocato io, con una singola mano si regolano frequenze, passi di frequenza, modi di ricezione, richiamo delle memorie e molto altro.
In linea di massima non lo si può paragonare ad un R7, più datato, ma neanche al PL-880, più recente ed evoluto a livello di funzioni. Un singolo segnale, su ciascuno di essi, anche come resa audio viene elaborato ed ascoltato in maniera differente.
Qua sotto il link dove è possibile scaricare gratuitamente il manuale in italiano.
Quando le conferme arrivano ancora con la posta tradizionale.
In un pomeriggio di pioggia, sento suonare il campanello ed era un vicino di quartiere al quale avevano recapitato una bustina di posta aerea per me. Provenienza Canada, era di Pop Shop Radio, ascoltata qualche settimana prima, via Channel 292.
Oggi che rapporti e conferme si inviano prevalentemente tramite posta elettronica, riceverne una tradizionale ha qualcosa di romantico, di quel radioascolto attivo di altri tempi.
Nella bustina, oltre la cartolina QSL, ho trovato una bandierina del Canada in stoffa, due adesivi, un magnete e la letterina informativa.
