martedì 23 gennaio 2024

GRUNDIG SATELLIT 1400 PROFESSIONAL

 
 
Nella primavera del 1984, in un negozio di elettrodomestici, di quelli che…ce ne sono sempre di meno, a Rapallo in vetrina vidi un radioricevitore mondiale, digitale: il mitico Satellit Grundig e, per la precisione, il 1400 SL Professional.
Un miraggio che, naturalmente, non sfuggì ai miei genitori. Però dovevo meritarmelo e il messaggio fu chiaro: se sarai promosso (al 2° anno di istituto radiotecnico).
Furono tre mesi al cardiopalma, passando un giorno sì e…l’altro pure, a controllare se l’oggetto del desiderio non fosse andato venduto.
Arrivò la promozione e, per mia fortuna (non chiamiamola diversamente…hi!), anche il sospirato Satellit.
Quello che vedete nel video, sempre tratto da YouTube e non mio, senza voce fuori campo rende abbastanza l’idea di cosa significò entrare in possesso di quell’apparato, almeno per me che non potevo permettermi modelli più costosi, più sofisticati e veramente professionali. Anche se è solo il 1400 Professional, non SL, ma l’operatività era identica.
Nella mia stazione restò circa 3-4 anni, poi lo vendetti assieme ad un altro ricevitore (di cui parlerò in un altro post) per assicurarmi l’R7 Drake.
Con il Satellit non ascoltai solo a Rapallo, lo portai anche in alcuni luoghi di villeggiatura. A Soiano del Lago, sulle alture del Garda, con la sola antenna telescopica incorporata (di fabbrica molto lunga) riuscii a sentire, ad esempio, Perù e Indonesia sulle bande tropicali, mentre a Bellano sul Lago di Lecco e a Lurisia Terme in provincia di Cuneo lo utilizzai anche per il DXing in FM. A Bellano, addirittura, nel 1987 il giorno stesso dell’arrivo, sull’FM non capii come fosse possibile che sentissi parlare in spagnolo. Avevo scoperto l’E-sporadico.
Naturalmente, parlandone con il senno di oggi, ci si rende conto che quella radio era il prodotto di una primitiva transizione verso il digitale, infatti il frequenzimetro, applicato ad una tecnologia in prevalenza ancora analogica, aveva un problema e cioè che, soltanto in onde corte, spesso andava per i fatti suoi, saltando avanti e indietro di qualche kHz.
In FM, invece, nonostante una selettività piuttosto generosa, sempre con la sola telescopica incorporata (seguendo le istruzioni un po’ più corta) consentiva delle ricezioni a distanza più che dignitose. Ma non bisogna dimenticare che era ancora l’epoca delle radio locali, quindi le piccole emittenti si distinguevano più facilmente ed erano assai più numerose. E gli operatori di alcune di esse erano molto euforici quando venivano ascoltate da lontano, ma anche di questo argomento parleremo più ampiamente un’altra volta.
Infine, fu il primo ricevitore con il quale, nel 1985, a soli 2 anni da quando avevo iniziato, con la loop a telaio da 50 cm. costruita con il papà, riuscii a captare qualche segnale dal continente americano, come ad esempio Radio Globo su 1220 kHz dal Brasile, che oramai - come tanti altri - è un ricordo lontano.

QSLs 2024 - Radio Centrale Milano 1575 kHz

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